Questo settore ha vissuto il suo miglior periodo nel primo quadriennio del nuovo millennio, quando dal 2000 al 2004 ha visto quadruplicare il proprio valore raggiungendo i 950 milioni di dollari.
Il continuo progresso scientifico industriale, la crescente necessità di controllo di qualità e di automazione nei settori verticali, dall’aumento della domanda di sistemi robotici vision-guided nell’automotive, nel farmaceutico, nell’alimentare e packaging e nei vari settori industriali, e dalla domanda crescente di sistemi di visione per applicazioni specifiche; ha permesso a questo mercato di continuare a crescere costantemente anche negli anni di crisi.
Oggi ha raggiunto un livello importantissimo e alcune indagini di mercato di MarketsandMarkets prevedono che dal 2016 al 2022 il mercato crescere del 8.15% annuo arrivando a una stima di 14,43 miliardi di euro di valore.
L'Italia è un importante competitori nel campo della visione artificiale, ha numerosi istituti accademici dedicati alle discipline di visione artificiale, e può contare più di 200 players.
L'Italia pesa per il 19% sul valore della produzione europea per la componentistica.
Dichiara di noi Andreas Breyer, direttore delle ricerche di mercato di EMVA (European Machine Vision Association): “L’Italia è uno dei principali costruttori di macchine al mondo e offre un interessante mix di imprese piccole e medie nel suo settore. La maggior parte delle applicazioni di visione artificiale in Italia sono realizzate in ambito industriale. Questo spiega l’elevato numero di fornitori di soluzioni e integratori di sistemi in Italia “.
Nessun commento:
Posta un commento